L’Emilia-Romagna sta vivendo un periodo drammatico a causa delle forti precipitazioni, che si sono abbattute sulla regione ininterrottamente dalla mattina di martedì 16 maggio.
Mesumeci, ministro della Protezione Civile, in conferenza stampa ha affermato che:
“La media dell’acqua piovana è di 200 millimetri in 36 ore ma in alcune zone ha raggiunto i 500 millimetri. Se si tiene conto che in un anno la piovosità in quella regione è di 1.000 millimetri, vi renderete conto della potenza che le precipitazioni hanno assunto nelle ultime 36 ore”
Il maltempo in Emilia Romagna ha causato 15 vittime, tra cui: un uomo anziano a Forlì, probabilmente annegato al piano terra della sua casa, due coniugi a Ronta di Cesena, un settantenne nel Cesenate, una donna trovata senza vita in spiaggia a Cesenatico e un uomo in rimasto bloccato in auto nel Ravennate.
Islamic Relief Italia porge le sue più sentite condoglianze alle famiglie dei deceduti ed esprime la sua vicinanza alla popolazione dell’Emilia-Romagna, che sta vivendo momenti difficili.
Le persone evacuate sono 26.215: 20.288 in provincia di Ravenna, 2.127 in quella di Bologna 3.800, in quella di Forlì-Cesena 3.800.
Le strade chiuse sono oltre 700 tra comunali e provinciali. Nel Bolognese le arterie interessate sono 210, 325 nel forlivese-cesenate, 203 nel ravennate, 43 nel riminese.
Si contano 422 frane principali, oltre a migliaia di micro-frane attive: 193 in provincia di Forlì-Cesena; 90 in provincia di Ravenna; 100 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena.
Mentre l’acqua si sta ritirando dalle zone alluvionate dell’Emilia Romagna, ora si temono le possibili conseguenze sanitarie. Gli acquitrini moltiplicano i rischi dalle zanzare che trasmettono i virus Chikungunya, Dengue e Zika, per questo sono state avviate le vaccinazioni straordinarie.
Sono oltre 100 mila le tonnellate dei rifiuti da smaltire, una quantità che normalmente nelle stesse aree viene raccolta in dieci mesi. Colline di rifiuti sono accatastate lungo le strade dei centri più colpiti: come Faenza, Castel Bolognese, Cesena, Forlì.
L’Emilia-Romagna era già stata colpita, solo qualche settimana fa, tra il 2 e il 3 maggio, da forti piogge che in alcune province hanno superato i massimi storici delle precipitazioni, e hanno causato estesi allagamenti e la morte di due persone.
Le cause di questi fenomeni, che a livello globale si fanno sempre più frequenti, sono da ricercare nel cambiamento climatico. La siccità che da più di un anno, riguarda in particolare il Nord Italia, compresa l’Emilia-Romagna, causa la diminuzione della capacità del suolo di assorbire le precipitazioni.
I danni però sono anche legati ai problemi delle strutture di contenimento dei corsi d’acqua, dove la capacità di smaltimento delle acque è ridotta.
Sono necessari interventi radicali per poter limitare gli effetti devastanti delle crisi climatica esacerbata dalle attività umane.
Islamic Relief Italia si è messa in contatto tempestivamente con le autorità locali, per poter fornire assistenza alle comunità colpite dalle inondazioni.
I nostri volontari si sono recati in vari comuni, per poter aiutare nella pulizia e nella rimozione di fango e detriti che hanno invaso le vie e le proprietà dei cittadini della regione.
Continuiamo a monitorare la situazione per poter assistere la popolazione dell’Emilia-Romagna colpita da questa tragedia climatica.
Dona ora e sostieni la risposta all’emergenza inondazioni in Emilia-Romagna