Il primo sisma si è verificato alle 4:17 mentre molti dormivano nelle loro case. Le scosse sono state avvertite fino a Cipro, in Egitto e in Libano. Dopo solo 12 ore dal primo terremoto e con le operazioni di soccorso già avviate, una seconda scossa di magnitudo 7.5 ha colpito nuovamente la regione. Da allora la regione è stata colpita da più di 200 scosse di assestamento, una di magnitudo 6.5 solo pochi minuti dopo.
Secondo gli ultimi numeri, quasi 60.000 persone sono decedute in Turchia e in Siria, ma il numero purtroppo continua ad aumentare.
Nella Siria nordoccidentale devastata dalla guerra, la mancanza di infrastrutture dovuta a oltre un decennio di conflitto, ha reso la popolazione colpita ancora più vulnerabile. Milioni di sfollati siriani vivono nei campi e coloro che sono stati duramente colpiti dalla crisi dipendono interamente dagli aiuti internazionali per affrontare questa emergenza. Le comunicazioni sono quasi completamente interrotte e le strutture sanitarie sono a corto di personale e risorse. La situazione sul campo è disastrosa.
Decine di migliaia di persone sono rimaste ferite in tutta la Siria, e in Turchia, con molte altre intrappolate tra le macerie a seguito del terrificante crollo di quasi 85.000 edifici. Le operazioni di soccorso, sono ancora in fase di svolgimento nel disperato tentativo di salvare vite umane.
Queste scosse sono le peggiori che abbiano colpito la regione turca da 19 anni e la Siria da oltre un secolo.
Le temperature gelide, la carenza di carburante e la scarsa elettricità causata dalle infrastrutture danneggiate, le forniture limitate a causa di catene di approvvigionamento tese e molto altro stanno ostacolando gli sforzi delle squadre di ricerca e soccorso sul campo.
La portata di questo disastro non può ancora essere determinata poiché la situazione sul campo continua ad evolversi, quello che sappiamo è che è una corsa contro il tempo per salvare vite umane.
Dona ora e aiutaci a salvare vite in Turchia e in Siria
“Erano le 4 del mattino e mi sono svegliato con la casa che tremava da una parte all’altra. Tutto tremava, i mattoni cadevano. Mia moglie urlava e sono andato dai miei figli ma non sapevo cosa fare. Siamo fuggiti fuori e abbiamo visto migliaia di persone per strada con solo i propri vestiti addosso. La gente gridava in cerca dei figli dispersi: intere famiglie sono state separate.
“Tantissimi edifici sono andati completamente distrutti e ho visto decine di persone sotto le macerie, con la folla che cercava di tirarle fuori. Le persone sono ancora in strada, non hanno una casa alla quale fare ritorno e temiamo tutti le scosse di assestamento.
“In questo momento, il team di Islamic Relief sta distribuendo coperte, lenzuola e materassi. Le scorte che abbiamo, presto finiranno e avremo bisogno urgentemente di nuovi rifornimenti. Le persone necessitano di tende, pacchi alimentari e coperte. Gli ospedali sono inondati di feriti, quindi stiamo fornendo loro medicinali e attrezzature mediche”.
“La gente gridava in cerca dei figli dispersi: intere famiglie sono state separate.” – Muhammad Hamza, Islamic Relief Siria
“Chiunque salvi una vita umana, è come se salvasse l’intera umanità.” – Corano 5:32
I nostri team sul campo in Turchia e in Siria, hanno fornito assistenza umanitaria e di prima necessità sin dall’inizio dell’emergenza.
In Turchia abbiamo distribuito prodotti alimentari, coperte, buoni d’acquisto e kit igienici a più di 187.000 persone. Mentre in Siria, il nostro intervento umanitario ha raggiunto più di 893.000 individui, attraverso la fornitura di medicine, materassi, coperte, teli di plastica, kit igienici per i bambini, tende, materiale per il riscaldamento, pane, acqua e la rimozione dei detriti.
Islamic Relief opera in Turchia da 10 anni e da 20 anni in Siria. Abbiamo uffici con staff e volontari, che danno sostegno, aiuto urgente e realizzano progetti di sviluppo.
Quando scatta un’emergenza, possiamo reindirizzare i rifornimenti e fondi già presenti all’interno del Paese come risposta all’emergenza, permettendoci di rispondere immediatamente.
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