Emergenza inondazioni Sudan e Sud Sudan
Inondazioni improvvise hanno colpito diversi stati del Sudan e del Sud Sudan alla fine di luglio 2021. Centinaia di case sono state distrutte e ci sono stati ingenti danni al bestiame ed alle infrastrutture. Migliaia di famiglie sono ora sfollate, molte delle quali vivono in spazi pubblici e in campi all’aperto. Le comunità, già in difficoltà a causa della crisi economica esacerbata dal Covid-19, delle epidemie e la grave carenza di cibo, si trovano ora a dover affrontare un’ulteriore crisi. Almeno 1,3 milioni di persone affrontano alti livelli di insicurezza alimentare.
Gli stati più colpiti sono Sennar, Gadaref e Gezera. Con i livelli d’acqua che continuano a salire in molti stati, è previsto un peggioramento della situazione.
Islamic Relief Sudan sta implementando attività per mitigare gli effetti delle inondazioni e ridurre ulteriori danni. Ci sono piani per raggiungere 120.000 persone nelle aree più colpite e fornire cibo, acqua, servizi igienici e articoli non alimentari, attualmente identificati come i bisogni principali.
Islamic Relief in Sudan
Islamic Relief è stata costituita per la prima volta per rispondere a una carestia in Sudan nel 1982 ed è quindi il primo paese in cui ha lavorato Islamic Relief. Da allora, il lavoro di Islamic Relief si è ampliato in modo significativo.
Oltre a rispondere alle emergenze, principalmente a causa del conflitto, Islamic Relief ha lavorato su molti progetti di sviluppo, come la fornitura di sistemi e soluzioni idriche a lungo termine.
A seguito del referendum del gennaio 2011, il Sud Sudan è diventato un paese indipendente il 9 luglio 2011. Tuttavia, ciò ha causato l’esplosione di nuovi conflitti ad Abyei, South Kordofan e Blue Nile che confinano con il sud. Questo nuovo conflitto ha causato lo sfollamento di migliaia di persone, interrotto i programmi di recupero e creato tensioni crescenti tra i due paesi.
A causa dell’inflazione e dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari, i più vulnerabili delle zone rurali e urbane hanno dovuto affrontare condizioni di vita difficili. In media i prezzi alimentari sono aumentati del 20% nel 2011 mettendo a dura prova i poveri urbani e rurali che costituiscono la maggioranza della popolazione.
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