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Negli ultimi giorni, decine di persone — tra cui molti bambini — sono rimaste uccise o ferite a causa della più grave escalation registrata nella regione da anni. Attacchi aerei, bombardamenti e droni hanno colpito infrastrutture su entrambi i lati della Linea di Controllo, e almeno un bambino ha perso la vita quando un missile ha gravemente danneggiato una moschea a Bahawalpur, nella regione del Punjab, nell’est del Pakistan.
Operatori umanitari di Islamic Relief nel Kashmir amministrato dal Pakistan riferiscono che numerose famiglie hanno già abbandonato le proprie case, cercando rifugio nelle aule scolastiche designate dalle autorità locali come campi temporanei. Se la situazione dovesse peggiorare, si prevede un forte aumento degli sfollamenti, con il rischio che vittime e persone in fuga sovraccarichino rapidamente i servizi essenziali come ospedali, rifugi scolastici e forniture idriche. In molte zone, le scuole sono già state chiuse a tempo indeterminato e gli ospedali in tutto il Pakistan hanno dichiarato lo stato di emergenza.
Con l’aggravarsi delle tensioni politiche, gli agricoltori lanciano l’allarme: la sospensione del trattato sull’acqua dell’Indo tra India e Pakistan potrebbe compromettere gravemente l’agricoltura, aggravando ulteriormente povertà e fame. La sospensione dell’accordo ha infatti interrotto l’approvvigionamento idrico per circa l’80% dell’agricoltura irrigua del Pakistan, da cui dipendono molte famiglie vulnerabili.
Il team di risposta all’emergenza di Islamic Relief Pakistan è in coordinamento con le autorità locali di gestione delle emergenze per supportare la distribuzione di aiuti umanitari in caso di un vasto sfollamento — tra cui materiali per rifugi, acqua, kit igienici e coperte.
Le conseguenze umanitarie di un’ulteriore escalation potrebbero essere gravissime. Facciamo quindi appello alla comunità internazionale affinché si intraprendano sforzi diplomatici volti a ridurre le tensioni e trovare una soluzione attraverso il dialogo politico, evitando il ricorso all’azione militare.