Con un piccolo gesto puoi aiutarci a portare il tuo aiuto e supporto alle popolazioni di tutto il mondo attraverso la tua dichiarazione dei redditi.
Il 5×1000 NON E’ UNA TASSA IN PIU’ ma è una quota neutra destinata allo Stato se non intestata a nessuna associazione.
Le associazioni umanitarie, essendo delle Onlus, possono ricevere la quota del 5×1000, se indicate come destinatarie.
Se presenti la dichiarazione dei redditi:
• Compila il modulo 730, il CUD oppure il Modello Unico;
• Firma nel riquadro “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale…”
• Indica il codice fiscale di Islamic Relief Italia Onlus: 97325770150.
Se NON sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi:
1. Compila la scheda fornita insieme al CUD dal tuo datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione firmando nel riquadro indicato come “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale” e indicando il codice fiscale di Islamic Relief Italia Onlus: 97325770150;
2. Inserisci la scheda in una busta chiusa, scrivi sulla busta “DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF” e indica il tuo cognome, nome e codice fiscale;
3. Consegna la busta ad un ufficio postale, ad uno sportello bancario – che le riceve gratuitamente – o ad un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti).
Grazie al tuo 5×1000 continueremo a sostenere i più bisognosi nel mondo, potrai contribuire al nostro obiettivo principale: conferire alle persone l’autostima necessaria per partecipare al proprio sviluppo e garantire loro un futuro senza la necessità di continua assistenza esterna.
Continueremo a fornire cibo, medicinali e assistenza umanitaria all’interno della Siria: ad Aleppo, Damasco, Idlib ed in altre città.
Continueremo a costruire di pozzi a energia solare in Niger.
Continueremo a costruire ospedali e cliniche e riforniremo i centri medici con tutti i farmaci di cui necessitano.
Continueremo ad equipaggiare le ambulanze nelle zone di conflitto per poter rispondere alle emergenze umanitarie.
Continueremo ad implementare il programma “Vita sostenibile” presente in diversi paesi in cui operiamo.