Siria, la più grande crisi umanitaria

Dal 16 dicembre 2019 decine di migliaia di civili sono fuggiti da Idlib, spostandosi a nord a causa dei diversi attacchi avvenuti.

 

 

 

Secondo quanto riferito, Ma’arrat An Nu’man e le sue campagne sono ormai quasi vuote, sempre più persone provenienti da Saraqab e dalla sua campagna orientale scappano dalle ostilità che si estendono alle loro aree.
Una situazione di sicurezza instabile lungo le vie di accesso e la carenza di carburante nell’area inattiva sta limitando il movimento dei civili in fuga dal conflitto.
La maggior parte degli sfollati si sta dirigendo verso centri urbani, come Ariha, e nei campi profughi nel nord-ovest di Idlib.
Secondo quanto riferito, altri si stanno trasferendo in aree come Afrin e A’zaz, nel nord di Aleppo in cerca di sicurezza e accesso ai servizi.

Tra il 12 e il 25 di dicembre, più di 235.000 persone sono state costrette alla situazione di sfollamento nel nord-ovest della Siria.
Il 24 di dicembre, enti locali hanno riferito di un attacco aereo vicino al villaggio di Jobas situato a sud della città di Saraqab.
Gli ultimi aggiornamenti indicano che sono morte circa 12 persone, di cui almeno quattro bambini e due donne, mentre il numero di feriti è molto alto.

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