Giornata mondiale del rifugiato

Nel mondo 70 milioni di persone fuggono da guerra e violenze.

Più azioni necessarie per porre fine alle sofferenze

afferma Islamic Relief nella giornata mondiale dei rifugiati.

In questa Giornata mondiale, Islamic Relief ricorda la situazione di milioni di persone costrette a lasciare le loro case cercando di porre fine alle loro sofferenze.

 

La storia di Abdel Salam:

Ci sono voluti dieci anni di duro lavoro per Abdel Salam per costruire una casa per la sua famiglia nel sud della Siria – e solo un momento per perderlo.

Ero un contadino in Siria, dice il padre.

“Alhamdulliah, abbiamo avuto una vita normale, anche dopo l’inizio della crisi nonostante le forniture limitate di elettricità e acqua potabile nel nostro villaggio, la mia famiglia e io abbiamo insistito a rimanerci, è tutto ciò che abbiamo.

Poi, a marzo 2013, sono iniziati intensi bombardamenti nel suo villaggio, Kharbet Al Ghazaleh.

Non importa se sei un bambino o un vecchio, un uomo o una donna, tutti siamo stati minacciati, non hai scelta: scegliere di restare e morire o lasciare tutto ciò che hai dietro e provare a costruirti una nuova vita.

“Ero preoccupato per i miei figli, e se mi fosse successo qualcosa di grave, non avrebbero avuto nessuno su cui contare: il loro fratello maggiore, il quattordicenne Hassan, è stato ferito durante la guerra, ha perso entrambe le gambe. Dovevo fare qualsiasi cosa da solo, perché loro madre aveva otto figli ai cui badare.

La famiglia ha trascorso diversi mesi nelle città siriane prima di fuggire in Giordania, ma ha affrontato povertà e difficoltà nell’accedere a beni di prima necessità.

La mia salute è peggiorata, il che mi ha impedito di lavorare: questa grande famiglia dipende dall’assistenza in denaro che riceviamo, usiamo questa piccola somma di denaro in affitto, bollette, acqua e cibo.

“Di solito, non visitiamo i medici, anche se ne abbiamo bisogno, perché non abbiamo soldi per pagare”, aggiunge Abdel Salam, spiegando che non c’era modo di ottenere cure mediche per due dei suoi figli, che stavano soffrendo di tonsillite più volte al mese.

“Si ammalavano sempre e continuavano a piangere, non potevano andare a scuola, non potevano mangiare o giocare come qualsiasi altro bambino.

La vita è migliorata per Alaa e Ola da quando Islamic Relief Giordania ha organizzato un intervento chirurgico per rimuovere le tonsille, ma il loro futuro rimane incerto – e le difficoltà che affrontano sono fin troppo comuni.

Come Abdel Salam ci sono milioni di persone sfollate nel mondo a causa della guerra e delle violente.

  • A giugno 2018 c’erano 5,6 milioni di profughi siriani registrati in Giordania, Turchia, Libano, Iraq ed Egitto.
  • 280.692 persone principalmente fuggite dal nord Africa, cercano rifugio nello Yemen.
  • Nel 2018 più di 5,6 milioni di profughi Siriani registrati nei paesi limitrofi.
  • Dal 25 agosto 2017 più di 723.000 persone sono fuggite dal Bangladesh.
  • Fino ad aprile 2018 2,1 milioni di sfollati in Iraq.
  • 57% dei rifugiati nel mondo provengono dal Sud Sudan, Afghanistan e Siria.

La risposta di Islamic Relief:

Abbiamo risposto alle crisi di migrazioni forzate dal 1984, e solo l’anno scorso abbiamo fornito supporto per salvare la vita a 800.000 rifugiati.
Unisciti a noi oggi in solidarietà delle famiglie costrette a fuggire da guerre e violenze.

 

Aiutaci ad alleviare la sofferenza dei più vulnerabili nel mondo, salva una vita ora.

 

 

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