Lunedì 22 settembre 2025 – Mentre i leader mondiali si riuniscono a New York in occasione dell’80ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite, noi, le organizzazioni umanitarie firmatarie attive in Yemen, chiediamo con urgenza un’azione decisa e immediata per affrontare l’aggravarsi della crisi nel Paese, che rischia di spingere milioni di famiglie oltre il limite della sopravvivenza

La crisi in Yemen ha ridotto le persone ai bisogni più essenziali – trasformando ogni giorno in una lotta per la vita

Attualmente, oltre 17 milioni di persone affrontano l’insicurezza alimentare, con almeno 41.000 a rischio di fame catastrofica – una realtà particolarmente drammatica per i bambini. Almeno 2,4 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione acuta, inclusi centinaia di migliaia a rischio di malnutrizione acuta grave – una condizione potenzialmente letale in assenza di un trattamento immediato. Purtroppo, secondo i dati disponibili, almeno due bambini hanno perso la vita per malnutrizione negli ultimi mesi.

Questi numeri sono tutt’altro che stabili — la fame e la malnutrizione sono destinate a peggiorare nei prossimi mesi, a causa dei tagli agli aiuti, delle epidemie e del declino economico che continua a minare la capacità di sopravvivenza delle famiglie. In una famiglia su cinque, qualcuno trascorre un’intera giornata e notte senza cibo. Bambini che vanno a dormire affamati, genitori che saltano i pasti per dare quel poco che hanno ai propri figli — una situazione che genera un senso di impotenza di fronte alla malattia e alla debolezza dei più piccoli. Senza un’azione urgente nei restanti mesi del 2025, alcune aree vulnerabili dello Yemen rischiano di precipitare in carestia.

Nelle ultime settimane, violente alluvioni hanno colpito diverse zone del Paese, causando la morte o il ferimento di 157 persone, distruggendo rifugi e spazzando via terre coltivabili, minacciando ulteriormente la sicurezza alimentare. Più di 50.600 famiglie – molte delle quali già sfollate – hanno perso casa e mezzi di sussistenza a causa delle inondazioni.[1]

Le infrastrutture idriche e sanitarie, già fragili a causa del conflitto, insieme all’accesso limitato all’assistenza sanitaria, continuano ad alimentare la diffusione di malattie. A fine luglio sono stati segnalati oltre 58.000 casi sospetti di colera e dissenteria acquosa acuta, con 163 decessi associati – rendendo lo Yemen uno dei Paesi più colpiti al mondo [2]. Inoltre, è stato registrato un preoccupante aumento dei casi di dengue rispetto al 2024. La sorveglianza epidemiologica e la risposta alle epidemie sono ostacolate dalla carenza di fondi, per cui l’entità reale dell’emergenza sanitaria è probabilmente molto più grave di quanto riportato. Donne e ragazze continuano a essere colpite in modo sproporzionato.

Questa situazione sta costringendo le famiglie più vulnerabili e marginalizzate ad adottare strategie di sopravvivenza negative, come i matrimoni precoci, il ritiro dei bambini dalla scuola e il lavoro minorile. Insieme alla riduzione dei servizi, queste strategie avranno gravi ripercussioni sul futuro delle prossime generazioni yemenite.

Le tensioni regionali continuano a ripercuotersi sul territorio yemenita, destabilizzando ulteriormente il Paese e aggravando la crisi umanitaria. Gli attacchi contro civili e infrastrutture civili rimangono diffusi: oltre 880 vittime civili sono già state segnalate nel 2025 [3], insieme a gravi danni alle infrastrutture essenziali.

Anche gli operatori umanitari – vera e propria ancora di salvezza per milioni di persone – affrontano minacce costanti. L’ultimo ciclo di detenzioni che ha colpito membri del personale ONU, insieme agli arresti di operatori umanitari registrati dal giugno 2024 in poi, ha ulteriormente aggravato i rischi e ostacolato l’accesso agli aiuti salvavita.

Il Piano di Risposta Umanitaria per lo Yemen 2025 è gravemente sottofinanziato, con una copertura pari a solo il 18% a inizio settembre – il livello più basso dell’ultimo decennio. Dei 19,5 milioni di persone bisognose, il piano prevedeva assistenza per appena 10,5 milioni [4]; ma con i fondi attualmente disponibili, anche la maggior parte di questi non riceverà alcun aiuto. Le organizzazioni umanitarie si trovano così costrette a fare scelte impossibili, descritte come “togliere cibo agli affamati per darlo a chi sta morendo di fame”.

Nonostante le immense difficoltà, la speranza resiste: le organizzazioni umanitarie riescono ancora a raggiungere 3,7 milioni di persone al mese – meno del 35% di quelle previste – fornendo cibo, acqua, assistenza sanitaria, protezione, rifugi e sostegno economico [5]. Questo dimostra il nostro impegno e la nostra capacità di portare aiuti dove più servono. Siamo pronti a fare molto di più per aiutare il popolo yemenita a sopravvivere, riprendersi e ricostruire le proprie vite – a condizione che i finanziamenti siano adeguati all’immensità dei bisogni.

Lo Yemen è al punto di rottura. La comunità internazionale deve agire con decisione:

  • Aumentare i finanziamenti umanitari: I governi donatori devono fornire urgentemente le risorse necessarie affinché i programmi di alimentazione, salute, acqua e protezione possano continuare senza interruzioni.

  • Garantire la centralità della protezione: Ogni intervento deve integrare adeguati servizi di protezione, finanziati in modo proporzionato.

  • Collegare gli aiuti umanitari alla resilienza e allo sviluppo: Gli aiuti di emergenza devono andare di pari passo con interventi che rafforzino i mezzi di sussistenza, i servizi e i sistemi di recupero, ponendo le basi per uno sviluppo sostenibile e spezzando il ciclo di bisogno ricorrente.

  • Proteggere i civili e le infrastrutture civili: Gli Stati membri devono chiedere a tutte le parti di rispettare il diritto internazionale umanitario e di cessare gli attacchi contro civili e strutture civili. I civili non devono essere un bersaglio.

  • Tutela degli operatori umanitari: Gli Stati membri e gli attori regionali devono esercitare pressioni per il rilascio immediato degli operatori umanitari detenuti e per garantire la libertà di movimento del personale e dei beni umanitari.

  • Rafforzare l’impegno per la pace: Gli Stati membri devono sostenere gli sforzi diplomatici per portare avanti il processo di pace guidato dalle Nazioni Unite e garantire che lo Yemen non venga dimenticato in mezzo a priorità globali e regionali contrastanti.

Il popolo yemenita non può sopportare ulteriori sofferenze. È ora di agire.

Un’azione urgente e coordinata in occasione dell’80ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite è essenziale per salvare vite e prevenire una catastrofe umanitaria ancora più profonda.

Firmato da:
  • Action Contre la Faim (ACF)
  • Action for Humanity International
  • ADRA
  • Al Khair Women Association
  • AlMamoon Foundation for Development
  • Arab-European Center for Human Rights and International Law (Oslo)
    CARE
  • Caritas Poland in Yemen
  • CIVIC
  • Concern Worldwide
  • Danish Refugee Council (DRC)
  • Diakonie Katastrophenhilfe
  • Dorcas
  • Enqath Foundation for Development EFD
  • FARHM Network for Development and Peace
  • Field Medical Foundation (FMF)
  • Geneva Call
  • Handicap International – Humanity & Inclusion
  • Helpcode
  • Humanitarian Aid and Development Organization (HAD)
  • International Medical Corps
  • International Rescue Committee (IRC)
  • INTERSOS
  • Islamic Help UK
  • Islamic Relief Worldwide
  • Light Foundation for Development
  • Medglobal Yemen
  • Mercy Corps
  • Norwegian Refugee Council (NRC)
  • NPA
    OXFAM
  • Polish Humanitarian Action
  • Première Urgence Internationale (PUI)
  • Rafd Al-amajad Foundation for Development
  • READ Foundation UK – Yemen (RFY)
  • Relief International (RI)
  • Saferworld
  • Save the Children
  • Secours Islamique France (SIF)
  • Social Development – Hodeidah Girls Foundation
  • Super Novae
  • Triangle Generation Humanitaire
  • Union of Social Charitable and Developmental Associations and Foundations
  • War Child Alliance
  • Wings of Peace Charitable Foundation for Development and Humanitarian Response
[1] OCHA Report on Yemen: Heavy Rains and Flooding, Situation Update No. 01 Yemen: Heavy Rains and Flooding, Situation Update No. 01 – Yemen | ReliefWeb
[2] WHO, Multi-country outbreak of cholera, external situation report #29 -28 August 2025 , https://www.who.int/publications/m/item/multi-country-outbreak-of-cholera–external-situation-report–29--28-august-2025?utm
[3] According to the Civilian Impact Monitoring Project
[4] OCHA, Yemen Humanitarian Needs and Response Plan 2025 (January 2025) [EN/AR], 15 January 2025 https://reliefweb.int/report/yemen/yemen-humanitarian-needs-and-response-plan-2025-january-2025-enar
[5] OCHA, 68 aid organizations in Yemen call for solidarity and urgent action on World Humanitarian Day, 19 August 2025, https://reliefweb.int/report/yemen/68-aid-organizations-yemen-call-solidarity-and-urgent-action-world-humanitarian-day-enar
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