“Ogni minuto che passa senza una soluzione, diventa sempre più certo che io, la mia famiglia, i miei amici e chiunque altro conosca a Gaza morirà… Avremo tantissimo lavoro da fare e persone da sostenere quando questa escalation sarà finita, ma ora penso che potremmo non averne la possibilità. Potremmo non vivere abbastanza per farlo.” – Membro dello staff di Islamic Relief fuggito nel sud di Gaza con la sua famiglia.” – Operatore di Islamic Relief a Gaza

Il 17 ottobre 2023, centinaia di pazienti, civili e bambini sono stati uccisi presso l’ospedale al-Ahli Arab, nella peggiore tragedia singola dall’inizio della guerra di Israele a Gaza. 

L’assalto militare israeliano a Gaza continua, con bombardamenti indiscriminati che hanno ucciso oltre 3.400 persone a Gaza, distrutto migliaia di case e costretto circa 1.1 milione di persone a fuggire, quasi la metà della popolazione. Gli ospedali sono stati svuotati e le famiglie sono state bombardate mentre seguivano l’ordine di fuggire.

Secondo Defense for Children International, le forze israeliane hanno ucciso un bambino palestinese ogni 15 minuti dal lancio dell’offensiva militare nella Striscia di Gaza il 7 ottobre.

Il bilancio delle vittime aumenta di ora in ora e i palestinesi a Gaza stanno affrontando una catastrofe umanitaria, senza nessun segno di miglioramento. L’Italia deve agire ora per salvare le vite dei palestinesi.

Islamic Relief si è unita a più di 230 ONG e organizzazioni internazionali in tutto il mondo nel firmare un appello congiunto per chiedere il cessate il fuoco immediato a Gaza e in Israele. 

Unisciti alla nostra voce ora e sollecita il Presidente della Repubblica e il Ministro degli Esteri italiani per:

  • Chiedere un immediato cessate il fuoco e dare priorità alla preservazione della vita umana.
  • Esigere che Israele ponga immediatamente fine al suo blocco completo su Gaza e garantisca che gli aiuti umanitari raggiungano in sicurezza le persone bisognose in conformità ai principi umanitari. Israele deve consentire l’ingresso sicuro e non ostacolato di carburante, acqua, cibo e altre necessità umanitarie a Gaza.
  • Esigere che tutte le parti rispettino il diritto internazionale e garantiscano la protezione dei civili da qualsiasi danno. Tutte le parti non devono prendere di mira i civili o le infrastrutture civili e devono garantire che i civili abbiano accesso a beni di prima necessità come acqua, cibo ed energia.
  • Aumentare gli aiuti dell’Italia alla Palestina per rispondere alle urgenti necessità umanitarie e lavorare con partner internazionali per garantire che i governi continuino a finanziare le organizzazioni umanitarie e le agenzie dell’ONU che rispondono alla crisi.

I civili non sono merce di scambio. Le famiglie hanno bisogno della possibilità di seppellire e piangere i loro morti. Il ciclo della violenza contro i civili innocenti deve finire.

Agisci con noi ORA.

Firma la petizione e condividila in modo massiccio

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