“L’inverno in un campo profughi sirano è una catastrofe, ma Islamic Relief è la nostra ancora di salvezza”

8 Febbraio 2023

La vita nella Siria colpita dalla crisi è difficile anche nei periodi migliori e la stagione invernale è la peggiore.

Sradicate dalle loro case, molte famiglie vivono ancora in campi sparsi nel nord, dove Islamic Relief continua a fornire aiuti salvavita durante i rigidi mesi invernali.

Umm Ibrahim e i suoi 5 figli sono tra coloro che vivono in un campo, con solo una tenda che fornisce una scarsa protezione dal maltempo.

“Dopo essere stati sfollati da casa nostra, vivevamo in condizioni molto difficili”, dice la 43enne. “L’inverno è per noi come una catastrofe annuale a causa delle piogge torrenziali e della neve. L’acqua piovana filtra attraverso la mia tenda.

“Una volta l’acqua ha allagato la nostra tenda e abbiamo dovuto trasferirci nella tenda del nostro vicino finché non si è asciugata. La tenda è rimasta strappata per circa 2 anni, ho dovuto cucirla ogni giorno per cercare di aggiustarla perché non possiamo permettercene una nuova.”

Tenere al caldo i suoi figli è una preoccupazione costante per la madre di 5 figli.

“I miei figli ed io patiamo molto il freddo. Non possiamo permetterci la legna da ardere quindi andiamo sulla vicina montagna a cercare qualche ramo da utilizzare per il riscaldamento. Abbiamo sofferto molto: abbiamo bruciato alcuni rifiuti di plastica per riscaldarci e il fumo nocivo ha contaminato i nostri corpi”.

Grazie ai generosi sostenitori di Islamic Relief, lo scorso inverno è stato più caldo per Umm Ibrahim e i suoi figli.

“Islamic Relief ci ha fornito materiale per il riscaldamento invernale e grazie al vostro supporto ora possiamo accendere il riscaldamento ogni giorno. I miei figli possono sentirsi al caldo e a proprio agio in questa dura stagione.

“Spero che possiate continuare a sostenerci, siamo molto contenti dell’aiuto ricevuto per riscaldarci e speriamo che un giorno potremo avere una nuova tenda”.

Quest’inverno puoi essere un’ancora di salvezza per famiglie come quella di Umm Ibrahim.