Più di 7.4 milioni di persone in Sudan, sono state costrette a lasciare le loro case mentre la guerra si sta intensificando nel paese e la crisi umanitaria sta peggiorando.

Gli operatori di Islamic Relief riportano che molte delle persone sfollate dal recente conflitto nel centro del Sudan hanno camminato per 3-4 giorni quasi senz’acqua e cibo, mentre fuggivano alla ricerca di sicurezza, dormendo fuori sui cigli delle strade o sotto gli alberi.

Elsadig Elnour, Direttore di Islamic Relief Sudan, dice:

“Se la guerra continua così, temo che il paese intero collassi. Le necessità della popolazione sono immense e crescono di giorno in giorno, e ci sono famiglie disperate che vagabondano per le strade senza un luogo sicuro dove andare.”

Solo nelle ultime settimane, più di 600.000 persone sono state sfollate per via degli attacchi a Wad Madani e in certe parti dello Stato di Al Jazirah, la principale regione di riserva di grano nel paese. Molte di queste sono state sfollate per la seconda volta, dopo che sono fuggite verso Wad Madani per scappare dalla violenza in Khartoum e ora devono fuggire nuovamente.

Molti stanno arrivando nelle città del Sudan orientale quali: Gedaref, Port Sudan e Sennar, che stanno diventando estremamente affollate. Nella città di Port Sudan, i nuovi arrivati stanno avendo difficoltà a trovare un posto dove stare dato che gli affitti sono diventati cari nelle ultime settimane a causa della domanda in rapida crescita. Affittare un appartamento può costare ad una famiglia circa 4000$ al mese, e solo una minoranza può permettersi una simile spesa.

Malattie come il colera e la malaria sono scoppiate in Port Sudan e Gedaref tra condizioni di scarsa igiene e di sovraffollamento. A Port Sudan, in particolare, manca un sistema igienico-sanitario adeguato.

In parti dello Stato di Al Jazirah, i prezzi del cibo sono triplicati e ci sono crescenti preoccupazioni riguardo i contadini che ora perderanno il periodo invernale di raccolta da dicembre fino alla fine di febbraio, riducendo ancora di più nei mesi a venire le riserve di cibo come il grano e le verdure.

Elsadig Elnour aggiunge:

“Wad Madani è diventata la seconda capitale dal momento che le persone sono fuggite lì da Khartoum dopo che è stata colpita dal conflitto. Ora è come una città fantasma. Siamo molto preoccupati del fatto che la fame aumenterà se i contadini nella principale regione di riserva di grano del paese non riescono più a piantare per la violenza e il dislocamento. Abbiamo bisogno urgentemente di un cessate il fuoco e di pace. ”

Islamic Relief ha dovuto sospendere le proprie operazioni nello stato di Al Jazirah ma continua a sostenere le persone in Sudan nelle parti del Darfur, Nord e Sud Kordofan, Gedaref, Sennar e nello Stato del Nilo Blu.

Islamic Relief sta distribuendo cibo e denaro a migliaia di persone dislocate da Wad Madani e ha fornito assistenza umanitaria a più di mezzo milione di persone da quando il conflitto scoppiò nel Sudan il 15 aprile 2023.

Note

  • Più di 6 milioni di persone sono sfollate internamente al Sudan e 1.4 milioni di persone sono fuggite dal Sudan – soprattutto verso paesi limitrofi quali il Ciad, l’Egitto e il Sud Sudan.
  • Delle persone sfollate a causa dell’ultimo conflitto in Al Jazirah, i dati dell’ONU mostrano che il 54% di queste persone sono state sfollate una volta mentre il 46% è stato sfollato per almeno due volte. 

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